Il liberalismo moderno (noto semplicemente come liberalismo negli Stati Uniti), i cui sostenitori sono detti liberals, è una forma di liberalismo sociale e riformista sviluppatasi negli Stati Uniti d'America a partire prevalentemente dall'azione del presidente Franklin Delano Roosevelt, il New Deal di ispirazione keynesiana, inizialmente per compensare le crisi come la Grande depressione. Si tratta di un'ideologia progressista che nella seconda metà del XX secolo ha trovato rappresentanza all'interno del Partito Democratico e in piccola parte nei repubblicani, nei cosiddetti Neocon e RINO (sigla che sta per Republicans In Name Only).
Diversamente dai liberali europei (centristi), i liberal americani rappresentano una corrente politica alquanto vicina ai valori della socialdemocrazia europea e dunque dell'area del centro-sinistra.[1]
"Liberal" indica appunto un liberalismo attento e pronto sulle questioni sociali e sul rispetto dei diritti individuali[2] ; è meritocratico, accetta il welfare state e non condivide la concezione del capitalismo delle destre liberali classiche (vedere libertarianismo e conservatorismo negli Stati Uniti d'America)[3]. Oggi il termine è usato anche in politologia internazionale.